Presentazioni: Vincenzo Maria Vita (Assessore
alle Politiche Culturali della Provincia di Roma); S.E.R. Mons. Domenico Segalini (Vescovo Diocesi di Palestrina); Francesco Prosperetti (Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio); Francesco Pitocco (Sindaco Comune di Genazzano).
Introduzione: Claudio Strinati (Presidente Comitato Nazionale Andrea Bregno / Soprintendente, Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma).
Il volume Andrea Bregno e la committenza agostiniana (Erreciemme edizioni) raccoglie le relazioni presentate al convegno omonimo tenutosi a Genazzano, presso il Santuario della Madonna del Buon Consiglio, il 28 aprile 2007 e fa parte delle manifestazioni scientifiche del “Comitato Nazionale Andrea Bregno”, presieduto da Claudio Strinati e organizzato grazie ad un prestigioso Comitato Promotore del quale fanno parte: Agostino Bagnato, Fabio Benzi, Francesco Buranelli, Maurizio Calvesi, Roberto Di Paola, S. Em.nza Rev.ma Card. Francesco Marchisano, Antonio Paolucci, Ranieri Varese.
Nella presente pubblicazione è bene messo in rilievo l’ampliamento dello studio dell’opera del Bregno a Roma e nel Lazio, fra Quattro e Cinquecento, con particolare riferimento alle committenze agostiniane (Roma, Santa Maria del Popolo; Viterbo, Santa Maria della Quercia; Cori, Convento di Sant’Oliva), fra le quali il Santuario della Madonna del Buon Consiglio di Genazzano (RM). Le relazioni sono comunque molto variegate, partendo da Cesare Panepuccia (Provincia di Roma) il quale verifica gli aspetti architettonici e scultorei di Andrea Bregno e della sua scuola a Genazzano. Proseguendo con lo studio di Pasquale Iacobone (Pontificia Università Gregoriana e Lateranense) sugli altari e le edicole del Bregno in area laziale, fra Roma, Genazzano e Viterbo. Fabrizio Biferali (storico dell’arte), invece, propone un interessante studio sul chiostro figurato di Sant’Oliva a Cori; mentre Claudio Crescentini (Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma) presenta due inediti tabernacoli laziali del Bregno e della sua scuola. Lo studio di Lucrezia Rubini è invece imperniato sull’attività delle botteghe del Bregno e del Pinturicchio nella committenza di Santa Maria del Popolo di Roma. Amedeo Eramo (Rettore del Santuario della Madonna del Buon Consiglio) indaga l’aspetto della fede nelle opere del Bregno, per continuare con Orsetta Baroncelli (storica) e Paola Piacentini (paleografa), che relazionano sugli aspetti della devozione delle famiglie locali nel secondo Quattrocento a Genazzano, mentre Graziano Fronzuto (Royal College of Organists) propone un interessante studio sugli sviluppi della musica sacra nell’area prenestina all’epoca del Bregno.
Il volume contiene anche la documentazione fotografica della mostra Andrea Bregno e i bregneschi nell’area laziale. Opere, documentazioni, testimonianze, nella quale è inserita una suggestiva scultura raffigurante San Giovanni Battista; il baldacchino e la raffinata Madonna con Bambino di Mino da Fiesole, colto maestro scultore legato a molte committenze artistiche romane del Bregno. Altre opere sono presenti e visibili presso i loro “contenitori” storici: chiese di San Nicola, San Giovanni e San Paolo Apostolo. Presente anche la documentazione fotografica storica di Ignazio Cugnoni (1875) ed una illustrazione artistico-fotografica del Foto Studio Appio Marsella (2006-2007), concentrata su monumenti funebri, altari e tabernacoli bregneschi dell’area laziale. Dalle opere alla documentazione, per mezzo della pubblicazione di rilievi e antiche stampe ritrovati negli archivi locali e disegni d’archivio, testimonianze epigrafiche e documenti storici originali, insieme ad alcuni calchi di bassorilievi, allo scopo di dare un quadro più ampio del notevole lavoro di Andrea Bregno e della sua bottega in area laziale, rapportato alla committenza agostiniana fra Quattrocento e Cinquecento.
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