SOTTO L’ALTO PATRONATO DEL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÁ CULTURALI
DIPARTIMENTO PER I BENI ARCHIVISTICI E LIBRARI
DIREZIONE GENERALE PER I BENI LIBRARI E GLI ISTITUTI CULTURALI

COMITATO NAZIONALE
ANDREA BREGNO

ACCADEMIA RAFFAELLO
URBINO

Con il patrocinio di: Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico e Etnoantropologico delle Marche, Urbino – Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Romano, Roma; Comune di Urbino; Accademia Raffaello, Urbino; Comune di Frontino

Il volume raccoglie le relazioni presentate al Convegno di Studi tenutosi a Urbino e Frontino (PU) il 24-25 giugno 2006 e fa parte delle pubblicazioni scientifiche promosse dal Comitato Nazionale dedicato ad Andrea Bregno (Erreciemme edizioni), presieduto da Claudio Strinati e organizzato grazie ad un prestigioso Comitato Promotore del quale fanno parte: Agostino Bagnato, Fabio Benzi, Francesco Buranelli, Maurizio Calvesi, Claudio Crescentini, Roberto Di Paola, Giuliana Gardelli, S. Em.nza Rev.ma Card. Francesco Marchisano, Antonio Paolucci, Ranieri Varese. Introducono il volume: Luciano Scala, Direttore Generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; Franco Corbucci, Sindaco Comune di Urbino; Rosa Ercolani, Sindaco Comune di Frontino (PU); Luigi Negri, Vescovo di San Marino-Montefeltro; Alessandro Santini, Presidente Vicario Accademia Raffaello – Urbino; Claudio Strinati, Presidente Comitato Nazionale Andrea Bregno.
Gli Atti riguardano in particolare lo studio delle opere di Giovanni Santi e Andrea Bregno, il “gran componitore” come lo ricorda appunto il Santi nella Historia della Guerra d’Italia nel tempo dei Papi Pio e Paolo II. Giovanni Santi infatti nello scritto citato sembra far intendere la sua conoscenza diretta del lombardo, probabilmente avvenuta a Roma negli anni Ottanta del XV secolo, presso la corte dei Della Rovere, per i quali Andrea Bregno lavorò. Si tratta di un probabile rapporto ma soprattutto di una serie di riscontri culturali analizzati da: Claudio Crescentini (Sovraintendenza ai Beni Culturali, Roma), Convergenze parallele. Andrea Bregno e Giovanni Santi fra la Roma sistina e Urbino federiciana; Juliette A. M. Temple (Univ. of Art, New Mexico – USA), Un’ipotesi antiquariale fra Giovanni Santi e Andrea Bregno nel “sistema” della Cappella Oliva di Montefiorentino; Giuliana Gardelli (Accademia Raffaello, Urbino), La Cappella Oliva di Montefiorentino. Araldica pavimentale: il primo esempio maiolicato del Rinascimento italiano. Sul versante bregnesco Starleen K. Meyer (Museo Bagatti Valsecchi, Milano), con il saggio Bregno e l’epigrafia classicheggiante a Roma, verifica le coincidenze epigrafiche fra le opere romane del Bregno e la cultura classica. La seconda parte del volume è invece dedicata alla componente “adriatica” della cultura del Rinascimento verificata da: Laura Ciferri (storica dell’arte, Perugia), Il giovane “inedito” Donatello in Umbria, che indaga un’opera giovanile di Donatello, del quale presenta una scultura inedita di commissione malatestiana; Andrea Donati (storico dell’arte, Rimini), Un ciclo rinascimentale di tavole da soffitto con Uomini e Donne Illustri; e Pietro Malpezzi (Accademia dei Filopatridi, Savignano sul Rubicone) il quale analizza l’eredità dello scultore con un’opera veneziana di Lorenzo Bregno.

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